I benefici del vino sono vari. Nel corso degli anni, la scienza ha dato prova di come un consumo moderato e oculato di questa bevanda possa apportare dei vantaggi al nostro organismo e alla nostra mente.
Come la ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology, che dimostra come mezzo bicchiere di vino ogni giorno possa allungare la vita di circa 5 anni. O ancora, uno studio condotto dall’Università di Tromso (Norvegia), che avrebbe evidenziato come le sostanze contenute nel vino possano stimolare l’intelligenza.
A confermare quest’ultima tesi, una nuova ricerca, condotta da Gordon Sheperd, neuroscienziato dell’Università di Yale, e citata nel suo libro “Neuroenology: How the Brain Creates the Taste of Wine“
I benefici del vino, secondo Sheperd, inciderebbero . Secondo lo studioso, infatti, un bicchiere di questo prezioso liquido, stimolerebbe il cervello più che risolvere problemi matematici o ascoltare musica.
Bere un bicchiere di vino significa assaporarlo, annusarlo, guardarlo e infine inghiottirlo. Queste operazioni coinvolgono il senso dell’olfatto, della vista, del tatto, attivando diversi processi muscolari e motori.
«C’è una straordinaria gamma di sistemi cerebrali sensoriali, centrali e motori coinvolti nella degustazione dei vini» ha affermato l’esperto. Oltre ai 5 sensi, degustare vino allenerebbe la corteccia cerebrale dove è insita la memoria e aiuta a sentire più intensamente le emozioni.
Il cervello, quindi, viene stimolato dalle molecole del vino. Impegnato in un’attività molto complessa che implica la percezione e la creazione del sapore e del colore, tra le altre cose, è in continuo esercizio. Si tratterebbe di un’attività più complessa di quanto sembri e addirittura più impegnativa della risoluzione di problemi matematici. Un esercizio che ci aiuterebbe ad affinare le nostre capacità cognitive.
Certo, a patto che il consumo di vino sia sempre effettuato in maniera moderata e con buonsenso.
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